. . . .  di  tutto  di  p i ù  . . . .            
 

           

 

 

Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell'onde
del greco mar da cui vergine nacque

Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l'inclito verso di colui che l'acque

cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.

Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.

 

     

    Forse perché della fatal quïete
    Tu sei l'imago a me sì cara vieni
    O sera! E quando ti corteggian liete
    Le nubi estive e i zeffiri sereni,

    E quando dal nevoso aere inquïete
    Tenebre e lunghe all'universo meni
    Sempre scendi invocata, e le secrete
    Vie del mio cor soavemente tieni.

    Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
    che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
    questo reo tempo, e van con lui le torme

    Delle cure onde meco egli si strugge;
    e mentre io guardo la tua pace, dorme
    Quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.

 

 

Attesa, rifugio, riposo, avventura, dubbio, piacere, aggiustamento . . . .

 

 

il      n.°    ?  . . . .

il      n.°    ?  . . . .

 

 

The Day the Earth Stood Still

 

 

tanto non si cresce mai !!!!

 

è meglio una voce stentorea e netta o una voce modulata e vibrante ?

 

 

 

 

 

doo be doo be doo be doo be doo ba eh!

Did you hear the news on the radio today?
People have agreed to give their love away
I can't wait to be there in line!
Politicians have agreed to honour and obey
They'll come down and listen to what the people say
I can't wait to be there in line, no no!
Children will play in the streets
Loving everyone they meet
Open hearts will be the rhythm of the day
Neighbours will greet each other
Sisters and the brothers
Even enemies will come to be friends
I can't wait to be there in line
If you are ready
Feel free to come around
If you are ready
Vem ca amigo, irei levar-te la
If you are ready...
Say you want to live and grow in kindness every day
Say you know the meaning of love
See every person that you meet
As every you and every me
And then I'll know you feel the rhythm of love!
I can't wait to be there in line, no no!

 

Cercami
come quando e dove vuoi
cercami
è più facile che mai
cercami
non soltanto nel bisogno
tu cercami
con la volontà e l' impegno...reinventami!
Se mi vuoi
allora cercami di più
tornerò
solo se ritorni tu
sono stato invadente
eccessivo lo so
il pagliaccio di sempre
anche quello era amore però...
Questa vita ci ha puniti già
troppe quelle verità
che ci son rimaste dentro...
Oggi che fatica che si fa
come è finta l' allegria
quanto amaro disincanto...
Io sono qui
insultami,feriscimi
sono così
tu prendimi o cancellami...
Adesso si
tu mi dirai che uomo mai...ti aspetti.
Io mi berrò
l' insicurezza che mi dai
l' anima mia
farò tacere pure lei
se mai vivrò
di questa clandestinità per sempre...
Fidati
che hanno un peso gli anni miei
fidati
e sorprese non avrai
sono quello che vedi
io pretese non ho
se davvero mi credi
di cercarmi non smettere no...
Questa vita ci ha puniti già
l' insoddisfazione è qua
ci ha raggiunti facilmente...
così poco abili anche noi
a non dubitare mai
di una libertà indecente
io sono qui
ti servirò ti basterò
non resterò
una riserva, questo no...
Dopo di che
quale altra alternativa può...salvarci!
Io resto qui
mettendo a rischio i giorni miei
scomodo si
perché non so tacere mai...
Adesso sai
senza un movente non vivrei..comunque.
Cercami...cercami...non smettere

 

un incanto che ci fa sentire tutti parte di una fratellanza universale !!!!!

battimenti _______________> interferenza ________________>sintonia ___________________> musica ________________> piacere !!!!

fastidio o creatività - composizione delle diversità - accordo e successo - orchestrazione delle diversità - benessere !!!!

progetto : astronomia 2013

con la terza C di V. d' Almè ( 19 simpatici ragazzi- studenti )  ho pensato e voglio realizzare :

un sistema solare in cartapesta, filo, listarelle di legno, colori, filo di ferro dolce, cartelloni e minitesine . . . . . .

Sono passati più di trent' anni, quando, giovane professore di scienze, realizzai a Calusco d' Adda con gli alunni, un modello di sistema solare secondo le informazioni astronomiche di quel periodo . . . . . .

Oggi, dopo tante scoperte, tante realizzazioni tecnologiche e tante applicazioni ( viaggi spaziali, telecomunicazioni, telescopi e radio-telescopi anche orbitanti ) se ne sa molto di più, quindi il modello oggi sarà realizzato considerando quelle nuove acquisizioni della scienza . . . . .

Divido la classe in sei gruppetti da tre alunni ciascuno  3     3     3     3     3     3    1 ( farà da controllore  e manutentore ) 

il modello sarà esposto in aula scienze

un documento con uno schema grafico e con le istruzioni :

power point:

 

Tra due minuti è primavera è un brano musicale scritto da Roberto Kunstler, composto da Dario Faini[1][2] ed interpretato dalla cantautrice italiana Annalisa, pubblicato il 15 giugno 2012 dalla casa discografica Warner Music Italy come secondo singolo estratto[3] dal suo secondo album in studio, Mentre tutto cambia.[4] Il brano è prodotto da Dado Parisini.[1]

Annalisa Scarrone, nota come Annalisa e talvolta come Nali (Savona, 5 agosto 1985), è una cantautrice italiana.

DIK - DIK : il vento ( Mogol - Battisti )

SOL  MIb  SOL  RE  M I m   DO ........MIb...........SOL

 

 

 

 

 

 

 

Cara,
son le otto del mattino,
e tu ancora stai dormendo,
ho già fatto le valigie
e adesso sto scrivendo
questa lettera per te,
ma non so che cosa dire
è difficile spiegare
quel che anch'io non so capire,
ma fra poco me ne andrò
e mai più ritornerò
io ti lascio sola.
Ah! quando s'alza il vento,
ah! quando s'alza il vento.
No! più fermare non si può
dove vado non lo so,
quanto male ti farò.
No! non ti svegliare mai,
no! non ti svegliare mai.

Cara,
le mie mani stan tremando,
i miei occhi stan piangendo,
a me sembra di strappare
qualche cosa dentro me
e vorrei gridare: no!
ma se guardo quella porta
io la vedo già aperta
ed ho voglia di fuggire
di lasciare dietro me
tutto quanto insieme a te,
di partire solo.
Ah! quando s'alza il vento,
ah! quando s'alza il vento.
No! più fermare non si può
dove vado non lo so,
quanto male ti farò.
No! non to svegliare mai,
no! non ti svegliare mai.

 

I giorni vanno via senza lasciare
un segno dove ritrovarli, poi
il tempo passa e non si può fermare
finché ti chiederai perché

Se i sogni sono sempre da inseguire
di che sostanza è fatta la realtà?
un giorno poi ti sveglierai e forse allora capirai
che l'amore che ho per te
sarà per sempre.

Insegnami a respirare
più si va in alto più si fatica
ascoltami e poi ricordati
tra due minuti è primavera

dammi un motivo per continuare
dimmi che non sarà un'avventura
proteggimi, e poi abbracciami
tra due minuti è primavera.

Per vivere un amore devi scegliere
e vincere la tua malinconia
mostrare tutti i giorni il tuo sorriso
anche quando piangerai

ci sono stelle appese sul cortile
e sogni che nessuno scoprirà
forse un giorno ti darò
anche quello che non ho
lo farò solo per te.

Insegnami a respirare
più si va in alto più si fatica
ascoltami, e poi ricordati
tra due minuti è primavera

dammi un motivo per continuare
dimmi che non sarà un'avventura
proteggimi, se puoi, abbracciami
tra due minuti è primavera.

Oooh, oh...
Ascoltami e poi ricordati
tra due minuti è primavera

insegnami a respirare
dimmi che non sarà un'avventura
ascoltami, e poi ricordati
tra due minuti è primavera.

Ascoltami, e poi ricordati
tra due minuti è primavera.

Yeee yeee
Siamo la sorpresa dietro i vetri scuri;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori;
Siamo la promessa che non costa niente;
Siamo la chiarezza che voleva molta gente.

Siamo il capitano che vi fa l’inchino;
Siamo la ragazza nel bel mezzo dell’inchino;
Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi;
Siamo le ragazze nella sala degli specchi.

Siamo il culo sulla sedia, il dramma, la commedia,
il facile rimedio;
Siamo l’arroganza che non ha paura;
Siamo quelli a cui non devi chiedere fattura.

Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!

Siamo l’opinione sotto libro paga;
Siamo le riunioni qui nel retro di bottega;
Siamo le figure dietro le figure;
Siamo la vergogna che fingiamo di provare.

Siamo il culo sulla sedia, la farsa, la tragedia,
il forte sotto assedio;
Siamo la vittoria della tradizione;
Siamo furbi che più furbi di così si muore.

Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!

Siamo la freddezza che non ha paura;
Siamo quel tappeto steso sulla spazzatura;
Siamo la Montblanc con cui ti faccio fuori;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori.

Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!

Siamo yeee yeee…il sale della terra
Siamo yeee yeee…il sale della terra!

yeee yeee…
yeee yeee

SIGNIFICATO

INTERPRETAZIONE 

(fornita dallo stesso Luciano Ligabue)

Torna a sorpresa Ligabue ed ecco quindi il suo primo singolo estratto dal suo nuovo album in uscita il 26 novembre prossimo: si chiama “Il Sale della Terra”, da ieri in rotazione radiofonica, mentre il video è online su Youtube, pubblicato dal cantante sul proprio profilo Facebook. Al Liga piacciono le sorprese dato che non c’era nessuna anticipazione sull’uscita del primo brano, mentre resta ancora top secret il titolo del disco che seguirà “Arrivederci, mostro!”. Il videoclip della canzone è stato girato a Manhattan e realizzato sullo stile dei canali televisivi all-news con il testo in sovraimpressione “modello Cnn”.

Su ciò che ci vuole comunicare questa canzone, lo stesso Ligabue durante una intervista disse: “Il sale della terra parla di una crisi che non è solo economica, ma sociale e di comportamento. Ha a che fare con il bisogno di potere, con le conseguenze prodotte da chi vuole conquistare il potere ad ogni costo e ad ogni costo mantenerlo. E’ una crisi talmente drammatica che non sono riuscito a non raccontarla in una canzone: in genere non lo faccio.

Il sale, usato in passato per rendere sterile il terreno, è qui simbolo dell’inaridimento della società in cui viviamo, dell’arroganza di coloro che nel “tunnel degli orrori” non fanno altro che nascondersi dietro falsi sorrisi, ostentando furbizia, freddezza, coraggio, facili rimedi. Durante il video scorrono le parole del testo della canzone come se fossero delle notizie di un telegiornale: ogni frase ha un suo bersaglio ed emerge la falsità e il senso di vergogna che il popolo italiano dovrebbe provare nei confronti della realtà, invece di indugiare nell’ombra, probabilmente dietro ai “vetri scuri” come viene detto all’inizio del testo,  ad osservare tutto senza reagire, restando con “il culo sulla sedia” mentre viene coperto da finte promesse e disonestà. Questo è sicuramente un tema che nell’ultimo anno è stato affrontato da diversi cantanti italiani, uno su tutti dal rapper Fedez che nella sua canzone “Si scrive schiavitù si legge libertà” esprime un concetto pressochè simile a quello esposto da Ligabue, sul comportamento di molti italiani e sulla condizione di difficile crisi in cui si trova l’Italia in questo periodo.

 

e se . . . . . .

 

C' era una volta la flower power!

 

non ho resistito . . . . ho dovuto postarlo: credo che persino il Pontefice, a vederlo potrebbe farsi quattro schiette risate :

TELEVISIONE. «Devo portare questo frigo alla vedova Crocetta che sta alla via Salaria 1321. A che numero siamo?» «al numero 24…»
Ieri in “Crozza nel paese delle meraviglie” c’è stato l’esordio di una nuova parodia: quella di papa Francesco. In poco più di 11 minuti Crozza ed i suoi autori hanno dipinto il pontefice che sta stupendo il mondo per la sua umiltà con una serie di battute e metafore talvolta anche amare.
Papa - Crozza si è svegliato all’alba per portare un frigorifero ad una signora che glielo aveva chiesto e ne aveva bisogno. La strada è lunga, il cammino impervio ma questa strada somiglia molto al rinnovamento profondo che proprio papa Bergoglio ha avviato nella Chiesa. La parodia diventa subito amara quando lungo la strada il pontefice incontra molte persone che lo riconoscono, ognuno gli chiede qualcosa (una foto, una benedizione per far vincere la propria squadra di calcio…) ma nessuno lo aiuta. Papa - Crozza rimane per tutto il tempo con un grosso frigorifero sulle spalle che assomigli alla croce di Gesù e da solo rimane a sostenere il peso nonostante le persone che gli vanno in contro (Compresi due cardinali che pensano a tutt’altro…).
Alla fine arriva anche la signora destinataria del dono che però non apprezza il dono perché non è del modello che preferisce.
 

 

    webcam PISA   

 

ancòra . . . . .>