battimenti
_______________> interferenza ________________>sintonia
___________________> musica ________________> piacere !!!!
fastidio o creatività -
composizione delle diversità - accordo e successo - orchestrazione
delle diversità - benessere !!!!
progetto : astronomia 2013
con la terza C di V. d'
Almè ( 19 simpatici ragazzi- studenti ) ho pensato e voglio
realizzare :
un sistema solare in
cartapesta, filo, listarelle di legno, colori, filo di ferro dolce,
cartelloni e minitesine . . . . . .
Sono passati più di trent'
anni, quando, giovane professore di scienze, realizzai a Calusco d'
Adda con gli alunni, un modello di sistema solare secondo le
informazioni astronomiche di quel periodo . . . . . .
Oggi, dopo tante scoperte,
tante realizzazioni tecnologiche e tante applicazioni ( viaggi
spaziali, telecomunicazioni, telescopi e radio-telescopi anche
orbitanti ) se ne sa molto di più, quindi il modello oggi sarà
realizzato considerando quelle nuove acquisizioni della scienza . .
. . .
Divido la classe in sei
gruppetti da tre alunni ciascuno 3 3
3 3 3
3 1 ( farà da controllore e manutentore )
il modello sarà esposto in
aula scienze
un documento con uno schema
grafico e con le istruzioni :
power point:
Tra due minuti è primavera è un
brano musicale scritto da
Roberto Kunstler, composto da
Dario Faini[1][2]
ed interpretato dalla
cantautrice
italiana
Annalisa, pubblicato il 15 giugno
2012
dalla
casa discografica
Warner Music Italy come secondo
singolo estratto[3]
dal suo secondo
album in studio,
Mentre tutto cambia.[4]
Il brano è prodotto da
Dado Parisini.[1]
Annalisa Scarrone, nota come Annalisa e talvolta come
Nali (Savona,
5
agosto
1985), è una
cantautrice
italiana.
DIK - DIK : il vento (
Mogol - Battisti )
SOL MIb SOL RE
M I m DO ........MIb...........SOL
Cara,
son le otto del mattino,
e tu ancora stai dormendo,
ho già fatto le valigie
e adesso sto scrivendo
questa lettera per te,
ma non so che cosa dire
è difficile spiegare
quel che anch'io non so capire,
ma fra poco me ne andrò
e mai più ritornerò
io ti lascio sola.
Ah! quando s'alza il vento,
ah! quando s'alza il vento.
No! più fermare non si può
dove vado non lo so,
quanto male ti farò.
No! non ti svegliare mai,
no! non ti svegliare mai.
Cara,
le mie mani stan tremando,
i miei occhi stan piangendo,
a me sembra di strappare
qualche cosa dentro me
e vorrei gridare: no!
ma se guardo quella porta
io la vedo già aperta
ed ho voglia di fuggire
di lasciare dietro me
tutto quanto insieme a te,
di partire solo.
Ah! quando s'alza il vento,
ah! quando s'alza il vento.
No! più fermare non si può
dove vado non lo so,
quanto male ti farò.
No! non to svegliare mai,
no! non ti svegliare mai. |
I giorni vanno via senza lasciare
un segno dove ritrovarli, poi
il tempo passa e non si può fermare
finché ti chiederai perché
Se i sogni sono sempre da inseguire
di che sostanza è fatta la realtà?
un giorno poi ti sveglierai e forse allora capirai
che l'amore che ho per te
sarà per sempre.
Insegnami a respirare
più si va in alto più si fatica
ascoltami e poi ricordati
tra due minuti è primavera
dammi un motivo per continuare
dimmi che non sarà un'avventura
proteggimi, e poi abbracciami
tra due minuti è primavera.
Per vivere un amore devi scegliere
e vincere la tua malinconia
mostrare tutti i giorni il tuo sorriso
anche quando piangerai
ci sono stelle appese sul cortile
e sogni che nessuno scoprirà
forse un giorno ti darò
anche quello che non ho
lo farò solo per te.
Insegnami a respirare
più si va in alto più si fatica
ascoltami, e poi ricordati
tra due minuti è primavera
dammi un motivo per continuare
dimmi che non sarà un'avventura
proteggimi, se puoi, abbracciami
tra due minuti è primavera.
Oooh, oh...
Ascoltami e poi ricordati
tra due minuti è primavera
insegnami a respirare
dimmi che non sarà un'avventura
ascoltami, e poi ricordati
tra due minuti è primavera.
Ascoltami, e poi ricordati
tra due minuti è primavera. |
Yeee yeee
Siamo la sorpresa dietro i vetri scuri;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori;
Siamo la promessa che non costa niente;
Siamo la chiarezza che voleva molta gente.
Siamo il capitano che vi
fa l’inchino;
Siamo la ragazza nel bel mezzo dell’inchino;
Siamo i trucchi nuovi per i maghi vecchi;
Siamo le ragazze nella sala degli specchi.
Siamo il culo sulla
sedia, il dramma, la commedia,
il facile rimedio;
Siamo l’arroganza che non ha paura;
Siamo quelli a cui non devi chiedere fattura.
Siamo yeee yeee…il sale
della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo l’opinione sotto
libro paga;
Siamo le riunioni qui nel retro di bottega;
Siamo le figure dietro le figure;
Siamo la vergogna che fingiamo di provare.
Siamo il culo sulla
sedia, la farsa, la tragedia,
il forte sotto assedio;
Siamo la vittoria della tradizione;
Siamo furbi che più furbi di così si muore.
Siamo yeee yeee…il sale
della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo la freddezza che
non ha paura;
Siamo quel tappeto steso sulla spazzatura;
Siamo la Montblanc con cui ti faccio fuori;
Siamo la risata dentro il tunnel degli orrori.
Siamo yeee yeee…il sale
della terra!
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
Siamo yeee yeee…il sale
della terra
Siamo yeee yeee…il sale della terra!
yeee yeee…
yeee yeee
SIGNIFICATO
INTERPRETAZIONE
(fornita dallo stesso Luciano
Ligabue)
Torna a sorpresa Ligabue ed
ecco quindi il suo primo singolo estratto dal suo nuovo
album in uscita il 26 novembre prossimo: si chiama “Il
Sale della Terra”, da ieri in rotazione
radiofonica, mentre il video è online su Youtube,
pubblicato dal cantante sul proprio profilo Facebook. Al
Liga piacciono le sorprese dato che non c’era nessuna
anticipazione sull’uscita del primo brano, mentre resta
ancora top secret il titolo del disco che seguirà
“Arrivederci, mostro!”. Il videoclip della canzone
è stato girato a Manhattan e realizzato sullo stile dei
canali televisivi all-news con il testo in
sovraimpressione “modello Cnn”.
Su ciò che ci vuole comunicare questa
canzone, lo stesso Ligabue durante una intervista
disse: “Il sale della terra parla di una crisi che
non è solo economica, ma sociale e di comportamento. Ha
a che fare con il bisogno di potere, con le conseguenze
prodotte da chi vuole conquistare il potere ad ogni
costo e ad ogni costo mantenerlo. E’ una crisi talmente
drammatica che non sono riuscito a non raccontarla in
una canzone: in genere non lo faccio.”
Il sale, usato in passato per rendere
sterile il terreno, è qui simbolo dell’inaridimento
della società in cui viviamo, dell’arroganza di coloro
che nel “tunnel degli orrori” non fanno altro
che nascondersi dietro falsi sorrisi, ostentando
furbizia, freddezza, coraggio, facili rimedi. Durante il
video scorrono le parole del testo della canzone come se
fossero delle notizie di un telegiornale: ogni frase ha
un suo bersaglio ed emerge la falsità e il senso di
vergogna che il popolo italiano dovrebbe provare nei
confronti della realtà, invece di indugiare nell’ombra,
probabilmente dietro ai “vetri scuri” come
viene detto all’inizio del testo, ad osservare tutto
senza reagire, restando con “il culo sulla sedia”
mentre viene coperto da finte promesse e disonestà.
Questo è sicuramente un tema che nell’ultimo anno è
stato affrontato da diversi cantanti italiani, uno su
tutti dal rapper Fedez che nella sua canzone
“Si scrive schiavitù si legge libertà” esprime
un concetto pressochè simile a quello esposto da
Ligabue, sul comportamento di molti italiani e sulla
condizione di difficile crisi in cui si trova
l’Italia in questo periodo.
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e se . . . . . .
C' era una volta la
flower
power!
non ho resistito . . . . ho dovuto postarlo: credo che persino
il Pontefice, a vederlo potrebbe farsi quattro schiette risate :
TELEVISIONE. «Devo portare questo frigo
alla vedova Crocetta che sta alla via Salaria 1321. A che numero
siamo?» «al numero 24…»
Ieri in “Crozza nel paese delle meraviglie” c’è stato l’esordio
di una nuova parodia: quella di papa Francesco. In poco più di
11 minuti Crozza ed i suoi autori hanno dipinto il pontefice che
sta stupendo il mondo per la sua umiltà con una serie di battute
e metafore talvolta anche amare.
Papa - Crozza si è svegliato all’alba per portare un frigorifero
ad una signora che glielo aveva chiesto e ne aveva bisogno. La
strada è lunga, il cammino impervio ma questa strada somiglia
molto al rinnovamento profondo che proprio papa Bergoglio ha
avviato nella Chiesa. La parodia diventa subito amara quando
lungo la strada il pontefice incontra molte persone che lo
riconoscono, ognuno gli chiede qualcosa (una foto, una
benedizione per far vincere la propria squadra di calcio…) ma
nessuno lo aiuta. Papa - Crozza rimane per tutto il tempo con un
grosso frigorifero sulle spalle che assomigli alla croce di Gesù
e da solo rimane a sostenere il peso nonostante le persone che
gli vanno in contro (Compresi due cardinali che pensano a
tutt’altro…).
Alla fine arriva anche la signora destinataria del dono che però
non apprezza il dono perché non è del modello che preferisce.
webcam PISA
ancòra . . . . .>
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