questa notte 11 aprile, non avevo pace...mi addormentavo davanti alla tele, mi risvegliavo, guardavo la programmazione tv con un misto di uggia e disinteresse, foss' anche la storia di Cristo o l' ennesimo triller ad effetto, o reportage sull' Europa oggi o sulla didattica in Svezia ecc...COSA STAVA SUCCEDENDO? Ben presto ho portato alla coscienza la riflessione sulla mia odierna situazione familiare e professionale, sulla mia visibilità sociale e sul mio stato di salute e come da un po' mi accade di mattina ho crudelmente sparato a zero su di me, dipingendomi pensieri tutti in negativo sull' inefficacia, la insufficienza, la pochezza delle mie risorse e delle mie proposte...C' è una fine per tutto e tutti, ma non senza aver tentato di cambiare se stessi o il mondo e invece quando hai percezione di inutilità di qualsiasi impegno e convinzione le cose diventano o drammatiche o annullanti...A questo punto ho incominciato a convincermi e a decidere qualcosa: che cosa?

DI ESSERE NORMALE per i miei anni a venire, quanti essi siano...

Normale come? Come uno che fa quella tal professione, come uno che sa coltivare affetti e passioni sentiti e adatti a lui, come chi non vuol più mostrare l' alternativa geniale dei propri pensieri e delle originali intuizioni, ma solo la ricerca di stabilità e prevedibilità, però solerte e affidabile...

Che ci rimetto? Niente, perchè l' altro me stesso non procura che guai latenti o espliciti che allontanano le soluzioni e le possibilità di contatti sociali e familiari.

Detto ciò, in esterno non vorrò sembrare diverso, ma in interno devo "progettare" pensieri intellegibili soprattutto per chi mi conosce e frequenta, resistendo alla tentazione di stupire e sconcertare il mio prossimo.

Questa è come una terapia che non snatura ma compensa le spinte all' esagerazione e al narcisismo perdente!

Solo chi cambia o prova a cambiare può scoprire chi è, solo chi sta nei panni della sua età e della sua esperienza può lasciare ricordi limpidi e efficaci: consiglio questo a tutti coloro che come me credono che irrigidirsi nei propri modi sia rispettare indole e carattere:

NO

l' efficacia dell' interferire proponendosi istintualmente è come abdicare alla fede negli altri e nello spazio che ad essi spetta. Anche questo scritto deve essere limpido e intellegibile, quindi aldilà di quello che è qui scritto in due parole sintetizzo la proposta:

SMETTO DI RECITARE LA PARTE DI COLUI CHE AMA SPIAZZARE E INIZIO A FARE QUELLO CHE CI SI ASPETTA DA ME.