19 aprile 2008
o segui un binario cosi fatto
o scattano le sanzioni! 21-28 aprile si gioca la partita dura e pura cioè si fa il braccio di ferro fra un figlio che si ribella per un insieme di ragioni e un padre che vuol essere significativo nelle scelte del figlio e quindi pretende il rispetto di regole, promesse e tempi, con capacità organizzative e mantenimento dei ritmi studio/divertimento gli uni dipendenti dagli altri... gli sbagli dell' adulto sono possibili, ma non sono nè inutili, nè dannosi di per sè, anche se alla fine ci saranno danni... la tentazione è fregarsene o fuggire, la esagerazione è voler distruggere e piegare, ma la partita s' ha da fare ora e ne deve rimanere il ricordo, scolpito nella coscienza... saremo soli, io, i miei referenti e il figlio, ma non senza interagire, sicuramente nel tempo e nelle cose fino ad un superamento, si auspica sereno e rivivificante, dove il padre potrà tornare a essere un uomo e un compagno di strada, il figlio un essere più autonomo e più sincero con la famiglia e con la società riuscendo a distinguere meglio chi e cosa sono con lui da chi e cosa si deve guardare perchè inadatto a lui. Coraggio, quindi, speranza, insistenza e adattamento ma anche continuità, perchè la guerra si vince alla fine, non durante! Un mausoleo ricorderà successi e insuccessi, lacerazioni e chiarimenti, confronti e perdoni! 22 aprile purtroppo per me, dopo l' ennesimo scontro tra la mia mente ormai senile e quella di Paolo, resistente e fuggitiva per senso di incapacità ad affrontare i doveri quotidiani, la mattina porta consiglio e i pensieri non sono consolatori, anzi si aggirano sulla necessaria constatazione che la soluzione del problema è lungi dall' arrivare un po' perchè Paolo non se la sente dentro, un po' perchè il mio modo di interferire e di stimolare non è adatto alla soluzione stessa... Paolo ha uno schema mentale di riferimento molto diverso dal mio, io ho un' esperienza che poco incide sull' evoluzione della situazione e mia moglie che ha una mente più fattiva e regolare della mia insiste perchè legga un libro, peraltro da me a lei presentato, dopo il consiglio di un collega di Verona che dirige la sezione Scuola Media di un Istituto privato cittadino va bene leggerò il libro! |